La parotite: cause, sintomi e prevenzione

A cura della Dott.ssa Luisa Gavazza e del Dr. Maurizio Cerutti – FarmaLeM
La parotite è un'infezione di natura virale che colpisce le ghiandole parotidi che sono posizionate vicino alle orecchie; può colpire una sola ghiandola o tutte e due e si parla quindi di parotite mono o bilaterale.
Questa malattia viene trasmessa per contatto diretto attraverso la saliva e quindi tramite tosse, starnuti o anche solo con il respiro.
L'incubazione è di 2-3 settimane e può iniziare con mal di testa, malessere, nausea e febbre medio-alta che dura solitamente da due a quattro giorni.
Contemporaneamente si ha l'ingrossamento delle ghiandole parotidee. Essendo posizionate tra la mandibola e l'orecchio, il loro gonfiore provoca uno spostamento in avanti dei padiglioni auricolari che appaiono così più grandi del solito; da qui il nome popolare di "orecchioni" dato alla malattia.
La zona parotidea risulta dolorante, soprattutto alla palpazione, ed essendo le parotidi delle ghiandole salivari il dolore aumenta con la masticazione, soprattutto se si assumono cibi che stimolano la salivazione.
Il gonfiore raggiunge il massimo livello in 2-3 giorni e inizia poi ad attenuarsi lentamente dopo circa 5-6 giorni.
La malattia, nel suo insieme, se non si presentano complicanze, dura di solito 9-10 giorni. La contagiosità è di durata piuttosto lunga e inizia già prima della comparsa dei sintomi, per terminare alcuni giorni dopo la scomparsa del gonfiore.
Complicanze della parotite, che si verificano comunque raramente, possono essere l'Orchite (rigonfiamento dei testicoli con febbre e dolore) negli adolescenti e negli adulti, la Meningocefalite (infiammazione delle membrane dette meningi che rivestono il cervello che si manifesta con febbre, vomito e rigidità della nuca) e la Pancreatite (infiammazione del pancreas).
La prevenzione può essere attuata mediante la vaccinazione (generalmente associata a quelle per morbillo e rosolia) somministrata verso i 15-18 mesi con una dose di richiamo attorno ai 5-6 anni di età.
La gestione della malattia, di competenza esclusivamente medica per quanto riguarda le eventuali terapie, può consistere comunque nel controllo della dieta e nell'applicazione di impacchi decongestionanti sulla parte interessata.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico