Istat, calo delle nascite: 17mila in meno nel 2015

A cura di: Redazione
L’Istat riferisce che nel 2015 sono stati iscritti all’anagrafe 485.780 bambini, quasi 17mila in meno rispetto al 2014. Si conferma la tendenza alla diminuzione della natalità e questo calo sembra sia attribuibile alle coppie di genitori entrambi italiani.
I bambini nati da queste coppie, infatti, sono scesi a 385.014 nel 2015, ovvero oltre 95mila in meno negli ultimi 7 anni.
I bambini nati da coppie di genitori non sposati sono stati quasi 140mila nel 2015 e rappresentano il 28,7% del totale delle nascite, arrivando a superare il 31% al Centro-Nord, cioè quasi un bimbo su tre. I nati da coppie sposate, invece, tendono a diminuire, arrivando a 346.169 nel 2015, 120mila in meno negli ultimi 7 anni.
L’8,3% dei bambini nati nel 2015 ha una madre con un’età superiore ai 40 anni, mentre il 10,3% ha una mamma con un’età inferiore ai 25 anni. La maternità posticipata è diffusa tra le madri italiane, con un 9,3% di mamme con più di 40 anni e un 8,2% di mamme con meno di 25 anni.
La diminuzione della fecondità diminuisce prosegue dal 2010, con un numero medio di figli per donna che scende a 1,35 (1,27 per le donne italiane e 1,94 per le donne straniere).
Tutte le aree del Paese sono coinvolte in questa tendenza al forte calo delle nascite che si è avviata dal 2009 ed è riferibile ai nati italiani.
L’incidenza delle nascite con almeno un genitore straniero è più elevata nelle regioni del Nord, dove la presenza straniera è più radicata e più stabile rispetto al Centro. Secondo le statistiche nel 2015 è di cittadinanza straniera un nato su quattro in Emilia-Romagna, il 22% in Lombardia e uno su cinque in Liguria, Veneto e Toscana.
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