Fin da bambini è meglio evitare gli zuccheri aggiunti

A cura di: Redazione
Arriva ben chiara un’importante raccomandazione dell’American Heart Association (Associazione Americana dei Cardiologi) che invita i genitori a non somministrare cibi e bevande con carboidrati e zuccheri aggiunti ai bambini al di sotto dei due anni di età.
Come ricordato dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, una dieta ricca di cibi e bevande di questo tipo aumenta il rischio di obesità e patologie come malattie cardiache, fegato grasso, diabete e pressione alta.
Secondo l’Associazione, che ha reso pubbliche le linee guide per arginare il consumo eccessivo di zuccheri aggiunti, non bisogna superare i 25 grammi al giorno di zucchero, cioè non più di 6 cucchiaini di tè.
“È consigliabile che tutti i bambini sopra i 2 anni, anche quelli magri che non hanno problemi di sovrappeso, abbiano un’alimentazione variata, in cui gli zuccheri aggiunti sono scarsi, perché il rischio di sviluppare malattie come il diabete o la steatosi epatica esistono anche per i bimbi non grassi. Bisogna stare attenti alle bevande zuccherate, consumarle con molta moderazione, ed evitarle completamente nei primi due anni di vita” ha dichiarato il dottor Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità di Educazione alimentare.
I genitori devono, dunque, prestare attenzione a the, camomilla e tisane zuccherate di ogni tipo, a bibite gassate e a cucchiaini di zucchero nel latte. Anche i succhi di frutta non sono molto adatti perché non sono ricchi di fibre e quindi aumentano i valori della glicemia.
L’apporto calorico di cui hanno bisogno i bambini nei primi 24 mesi di vita è più basso rispetto agli adulti e per questo bisogna privilegiare i cibi sani, a cominciare dall’allattamento al seno.
Se si evitano gli zuccheri aggiunti i bambini riescono a sviluppare meglio una preferenza per gli alimenti più sani e salutari.
Fonte:
lastampa.it
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