DHA in gravidanza: cos’è, a cosa serve e quando prenderlo

A cura di: Redazione
Il DHA in gravidanza è un acido grasso con un ruolo molto importante anche nel post parto.
Durante la gestazione e la crescita, soprattutto nei primi anni di vita del bambino, si accumula un 14% degli acidi grassi del cervello, ovvero gli omega-3 (in maggioranza DHA), e un 17% di omega-6 (acido arachidonico).
Un’alimentazione correttamente integrata con DHA contribuisce al benessere della donna durante la gestazione e il post parto, oltre che al corretto sviluppo del feto e del bambino.
Nonostante questo il rapporto omega-3 ed omega-6 tende ad essere sbilanciato verso questi ultimi, per questo è importante che le donne soddisfino il loro bisogno di DHA.
Questi acidi grassi sono molto importanti in diverse situazioni:
- Ottimizzare il corso della gravidanza
- Contrastare la comparsa di preeclampsia
- Ridurre i rischi di parti pretermine
- Sostenere il corretto sviluppo neuronale e retinico del feto migliorando le sue capacità cognitive
- Ridurre i disturbi di umore nelle neomamme dopo il parto
L’assunzione di DHA in gravidanza è fondamentale nella riduzione del rischio di aborto e nel miglioramento dello sviluppo neurologico e motorio del bambino.
L’obiettivo è quello di mantenere uno stato di salute ottimale in gravidanza con l’assunzione di una dieta bilanciata composta da macronutrienti, tra cui carboidrati, proteine e lipidi, e micronutrienti, tra cui vitamine e minerali.
La dose adeguata per una donna incinta o in allattamento è di 500mg di DHA al giorno, assunti attraverso una dieta sana e varia.
Inoltre in farmacia si trovano molti complessi vitaminici contenenti DHA, anche se molte donne non riescono a digerirlo.
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