Curva glicemica: a cosa serve?

A cura di: Redazione
La curva glicemica è un esame che viene prescritto tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza per l’eventuale diagnosi del diabete gestazionale.
L’esame si basa sulla somministrazione di una quantità fissa di glucosio a cui seguono una serie di prelievi ematici essenziali per stabilire la curva glicemica, ovvero l’andamento della concentrazione di glucosio nel sangue.
L’esame è totalmente indolore e non ha controindicazioni e l’unico disturbo che può presentarsi a causa del prelievo e della somministrazione della bevanda dolce è la nausea.
L’infermiere effettua sulla gestante un prelievo per la glicemia basale, poi somministra 50g di glucosio in soluzione acquosa. Per un’ora la donna incinta dovrà attendere senza mangiare o fumare, cercando di restare rilassata. Passati i 60 minuti viene effettuato un secondo prelievo e se la glicemia risulta superiore o uguale ai 140mg/dl, ma inferiore ai 180, il test è positivo e bisogna effettuare il test da carico orale di glucosio a 100g per avere la conferma della presenza o della predisposizione al diabete gestazionale.
Nel caso in cui vengano superati i 180mg/dl l’esame assume un valore diagnostico e non è necessario effettuare il test di conferma.
Nei giorni precedenti all’esame è consigliabile mantenere un’alimentazione equilibrata e di assumere, possibilmente, almeno 150 grammi di carboidrati al giorno.
Inoltre, sotto consiglio medico, è bene sospendere l’assunzione di qualsiasi farmaco possa interferire con il metabolismo glucidico.
La mini curva da carico glicemico ed, eventualmente, la curva da carico glicemico sono molto utili per diagnosticare il diabete gestazionale, considerato una delle complicanze più frequenti in gravidanza.
Chi ha questo disturbo ha un organismo che non riesce a produrre abbastanza insulina (ormone che trasforma il glucosio in energia) causando un’eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue.
Se viene curato e tenuto sotto controllo, il diabete gestazionale non è pericoloso né per la mamma né per il bambino e tende a scomparire dopo il parto.
In caso contrario potrebbe causare il sovrappeso del bambino e maggiori probabilità di sviluppare ipertensione, oltre ad altri disturbi come l’ittero, l’ipoglicemia, difficoltà respiratorie e un maggior rischio di diabete e obesità.
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