Come gestire gli sbalzi di umore in gravidanza

A cura di: Redazione
Gli sbalzi di umore in gravidanza sono un fenomeno ben conosciuto da tutte le gestanti e le mamme che ne hanno sofferto.
Avvengono soprattutto durante il primo e il terzo trimestre, ma sono destinati ad persistere per tutti i nove mesi e, a volte, anche dopo la gravidanza (depressione post-partum).
I sentimenti contrastanti che invadono la futura mamma sono dovuti al momento di grande cambiamento che sta affrontando e al grande sconvolgimento ormonale dovuto al bambino che cresce nel pancione.
L’umore cambia in maniera improvvisa, senza una ragione apparente, rendendo la donna incredibilmente felice, oppure esageratamente arrabbiata o esagerata, fino a farla scoppiare in pianti per i motivi più insignificanti.
Esistono vari aspetti che possono influenzare l’umore di una donna. Questi possono essere fisici, come la nausea, l’acidità di stomaco continua, il vomito, l’ipersensibilità, la stanchezza e la difficoltà di mangiare e riposare come prima.
Possono essere anche psicologici, come la paura di non stare bene o che non stia bene il bambino, la tristezza, la paura delle ripercussioni sul lavoro, l’ansia di non aver avuto comportamenti adeguati nell’alimentazione prima della scoperta della gravidanza, i tanti dubbi su ciò che accade durante i nove mesi e il senso di inadeguatezza nel ruolo di mamma.
Questi sintomi si presentano soprattutto durante il primo trimestre, il primo periodo in cui si scopre di essere incinte, ricco di sensazioni contrastanti che spesso influenzano l’umore.
Nel secondo trimestre la situazione tende a sistemarsi, rendendo la futura mamma più serena e con meno paure, oltre che più positiva e consapevole della crescita del proprio bambino. Anche i sintomi fisici tendono a diminuire, come la nausea e l’insonnia.
In questo periodo la gestante si rilassa, perché il pancino inizia a crescere e la gravidanza diventa più sicura e reale nella sua mente.
Nel terzo trimestre, invece, tornano la nausea e l’acidità di stomaco e compaiono il mal di schiena, la stitichezza, le perdite urinarie, la difficoltà di camminare e riposare, il gonfiore e la difficoltà di respirare.
Psicologicamente, inoltre, inizia a presentarsi la paura del parto e del dolore, la paura dell’allattamento, l’inadeguatezza nel prendersi cura di un neonato e i tanti dubbi su come sarà la vita insieme ad un bambino, anche a livello economico e di coppia. In questa fase gli sbalzi di umore riprendono ad essere molto forti per la futura mamma, che è nuovamente preda degli sbalzi ormonali.
Per contenere e vivere consapevolmente questi sbalzi di umore la gestante deve prendersi del tempo per se stessa, dedicandosi ai propri hobby e ad attività rilassanti, deve circondarsi di persone positive che la facciano stare bene e la facciano sorridere, deve fare attività fisica, come lo yoga, la piscina o le passeggiate all’aperto, deve mantenere uno stile di vita regolare, soprattutto per quanto riguarda il sonno e l’alimentazione, deve dedicarsi alla coppia, per consolidare il rapporto con il futuro papà, e deve parlare con le amiche o il partner, in modo da sentirsi meno sola.
La situazione potrebbe in alcuni momenti diventare ingestibile e, a volte, esilarante. Ma è un’esperienza che fa parte della gravidanza e che viene vissuta da tutte le mamma, perciò non bisogna preoccuparsi, anche se come sempre è bene confidarsi con il proprio medico.
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