Bonus giovani genitori 2016

A cura di: Redazione
Per il Bonus giovani genitori 2016 sono stati stanziati circa 51 milioni di euro.
Il bonus genitori 5000 euro è finalizzato all’assunzione di genitori precari o disoccupati con un’età inferiore ai 36 anni. Le aziende che hanno diritto all’agevolazione devono assumere queste persone a tempo indeterminato, oppure trasformare un contratto a termine.
Esistono, però, alcune condizioni da rispettare per ottenere questo bonus.
A chi spetta il bonus giovani genitori 2016
Per poter usufruire del bonus il lavoratore non deve aver compiuto 36 anni, deve avere almeno un figlio (naturale o adottivo) che non abbia ancora compiuto 18 anni, e deve iscriversi nella Banca Dati Giovani Genitori. Per avere la possibilità di iscriversi il titolare deve avere un contratto di lavoro subordinato a termine, contratto di somministrazione (interinale), contratto lavoro occasionale accessorio, contratto intermittente o collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co).
Nel caso in cui il contratto di lavoro sia terminato, il giovane genitore deve registrare il suo stato di disoccupazione al Centro per l’impiego, Centro per i Servizi o Agenzia del lavoro.
Come iscriversi alla Banca Dati Giovani Genitori
Dopo essere entrati nel sito dell’Inps con i propri dati, si può effettuare l’iscrizione nella sezione dei servizi al cittadino, entrando poi nella sezione “Autentificazione con Pin”, in “Invio comunicazione” e “Iscrizione banca dati giovani genitori”. In alternativa si può entrare nel sito del Dipartimento della Gioventù, sempre con il PIN del sito dell’Inps.
Quando si perde questo beneficio
Il diritto al Bonus Giovani Genitori si perde quando il lavoratore compie 36 anni, quando il figlio compie il diciottesimo anno d’età o in caso di un’assunzione a tempo determinato.
Aziende che ne hanno diritto
Ne hanno diritto le aziende private e le società cooperative. Ne sono esclusi, invece, gli enti pubblici, le associazioni, i gruppi parlamentari, e i datori di lavoro non imprenditori.
Queste imprese devono essere in possesso del Durc, cioè essere in regola con gli adempimenti previdenziali, e il contratto di lavoro dev’essere a tempo indeterminato o di apprendistato.
Le aziende che vogliono ricevere il bonus non devono aver licenziamenti nei sei mesi precedenti, non devono aver avuto riduzioni di orario o sospensioni per crisi aziendale, ristrutturazione o riorganizzazione, e non devono aver avuto 5 precedenti assunzioni di dipendenti nella stessa modalità.
Il lavoratore per il quale si chiede il bonus giovani genitori 2016, non deve essere già stato licenziato da quell’azienda o da un’impresa collegata nei sei mesi precedenti. Grazie al codice fiscale del lavoratore, ogni azienda può effettuare una ricerca sul sito dell’Inps o del Ministero della Gioventù per avere la conferma che abbia diritto al bonus.
Come si riceve il bonus giovani genitori 2016
L’Inps dà uno sgravio contributivo, quindi l’azienda può compensare i contributi mensili con l’incentivo spettante. Il Bonus non viene riconosciuto tutto insieme ma viene diviso mensilmente in somme che non devono superare lo stipendio del lavoratore.
L’agevolazione è cumulabile con altri incentivi esistenti.
Fonte: quifinanza.it, gioventu.gov.it